
I benandanti erano coloro che nascevano ancora avvolti nel sacco amniotico i famosi "nati con la camicia" ed una piccola parte di questa "camisuta" veniva conservata dalla madre o dalla levatrice. Nei mesi successivi la placenta veniva portata in chiesa a presenziare in segreto ad almeno 12 messe, e dopo questa "sacralizzazione" veniva posta in un sacchetto ed appesa al collo del/la bambino/a. Allo scoccare della maggiore età il giovane benandante era in grado di sentire, nelle notti delle quattro tempora (ricorrenze religiose molto vicine ai solstizi ed agli equinozi), il tamburo del comandante e di uscire dal proprio corpo mentre ancora dormiva. Sotto forma di piccolo animaletto raggiungeva poi il prato di Josafat, insieme ai suoi compagni e lì si scontrava con streghe e stregoni. Se in queste tenzoni prevalevano i benandanti allora sarebbero poi seguiti mesi di abbondanza e prosperità, mentre se vincevano le streghe e gli stregoni sarebbero poi seguiti tempi di fame, malattie e carestia. Sono culti agrari che discendono da antichi retaggi e non si sa bene come siano arrivati nella pianura friulana e che poi arrivavano fino a Vicenza e Verona ed anche in Istria dove venivano chiamato "krasniki". I benandanti combattevano poi le malie delle streghe anche nella vita ordinaria curando le persone colpite da malocchio (trist voi), dai loro incantesimi e facevano questo collaborando con le tante guaritrici e i tanti guaritori che popolavano la campagna friulani, perché erano molti coloro che erani dotati dei prehenti, i poteri di guarire e li usavano per fare il bene delle persone. Si consiglia la lettura anche del secondo libro di Carlo Ginzburg - Storia notturna - edizioni Einaudi. Altro argomento sempre correlato ai benandanti è la possibilità di vedere i morti, ascoltare i loro messaggi e vederne anche le processioni; questa capacità era tipica dei benandanti ed era un altro dei loro notevoli e strani poteri.
lavoro esposto a Mall Gallery London